Linguaggio nel bambino
La Logopedia quando?
Quando il bambino in assenza di deficit neurologico, sensoriale, cognitivo e relazionale inizia a parlare tardi (cioè a partire dai 2/ 3 anni), utilizza poche parole e non le combina in una frase; al contrario ha una buona abilità di comprensione.
RITARDO EVOLUTIVO SEMPLICE
Quando il bambino in assenza di deficit neurologico, sensoriale, cognitivo e relazionale dopo i 4 anni ha difficoltà nella produzione dei suoni (deficit fonetico) e nella loro combinazione all’interno della parola (deficit fonologico). DISORDINE FONOLOGICO
Quando il bambino in assenza di deficit neurologico, sensoriale, cognitivo e relazionale dopo i 3 anni presenta disturbi importanti nella pronuncia delle parole, nel lessico, nella strutturazione evoluta e corretta delle frasi e/o nella comprensione del linguaggio. DISTURBO SPECIFICO DI LINGUAGGIO
Quando il bambino in presenza di problema organico-articolatorio, non produce correttamente alcuni suoni (vd. anomalie congenite degli organi fono-articolatori o secondarie a interventi chirurgici, ecc) DISORDINE DELL’ARTICOLAZIONE
Quando il bambino parlando compie involontarie interruzioni, prolungamenti di suoni e/o ripetizioni di parti di parole. A volte associa sforzo e tensione muscolare in alcune parti del corpo. BALBUZIE
Quando il bambino presenta un disturbo di comunicazione verbale e non verbale associato a deficit di simbolizzazione e di relazione.
DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO
Quando il bambino presenta un disturbo del linguaggio secondario a deficit neuromotorio, neurosensoriale e cognitivo (vd. disartria, cerebrolesione, sindromi varie, ipoacusia, ritardo mentale, ecc.) DISTURBI DI LINGUAGGIO SECONDARI
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Linguaggio nell'adulto
La Logopedia quando?
Quando in seguito a ictus, trauma cranico o intervento neurochirurgico a carico dell’emisfero dominante viene compromessa in forme diverse l’abilità di comunicazione ossia l’abilità di comprensione orale e scritta e di espressione orale e scritta. AFASIA
Quando in seguito a lesione di origine centrale viene compromessa l’abilità di programmazione motoria articolatoria fino ad arrivare all’assenza di linguaggio.
ANARTRIA o APRASSIA VERBALE
Quando in seguito a lesione di origine centrale viene compromessa l’articolazione, il ritmo della parola e il timbro vocale.
DISARTRIA
Quando durante l’eloquio l’adulto compie involontarie interruzioni, prolungamenti di suoni e/o ripetizioni di parti di parole. A volte associa sforzo e tensione muscolare in alcuni distretti del corpo. BALBUZIE
Quando in età adulta permangono disturbi di pronuncia non risolti (vd.rotacismo, sigmatismo,ecc.). DISTURBO FONETICO |